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Prodotti tipici in trasferta
Dalla Lucania a Bologna con sapore
di Giorgio Rinaldi

La "biasanot", così Bologna era, ed è, anche conosciuta tra i suoi estimatori: la città che vive di notte. Ed è vero! Nessuna città italiana può vantare una vita notturna come Bologna. Il centro cittadino è animato a tutte le ore, ed è sempre possibile trovare un bar o un locale aperto.
La Godereccia, questo un altro epiteto identificativo della città. E, tra i godimenti più amati, i primi posti spettano al buon mangiare e bere.
In pieno centro città, nell'ex ghetto ebraico, proprio di fronte all'Elaioteca (negozio di selezione di oli extravergini d'oliva) appena inaugurata dal guru dell'enogastronomia Veronelli, c'è l'Insomnia Cafè.

Già il nome è tutto un programma. I due giovani fratelli lucani che lo gestiscono, Enzo e Massimiliano Sotera, hanno saputo dare un giusto taglio al locale. La clientela è selezionata ed internazionale. E' facile incontrare studenti americani e di altre nazionalità insieme a docenti della vicina Università, o politici d'alto rango, o manager e impiegati dei tanti uffici che gravitano nella zona.
Le leccornie offerte sono in prevalenza lucane e, tra i vini, la parte del leone spetta al superlativo aglianico, prodotto dalle uve di un antico vitigno riportato ai meritati fasti dalla caparbietà di viticoltori lucani e campani. Il locale, che si articola su tre piani, ha ospitato recentissimamente un affollatissimo incontro con la stampa di Luigi Veronelli, e tutti i partecipanti non hanno potuto fare a meno di notare la simpatia, la competenza e la cortesia di tutto lo staff e la verve del barman Domenico.


da sinistra: Mancianti Capopanel della Corporazione dei Maestri Oleari,
Giorgio Rinaldi, Luigi Veronelli, Giancarlo Roversi, Francesco Schettino

Michele, un altro lucano presente per l'occasione, con grande capacità e discrezione ha presentato una ricca ed accurata selezione di formaggi lucani: dallo strabiliante pecorino "Canestrato di Moliterno" al mitico caciocavallo "Podolico", e tanti altri ancora, che hanno letteralmente ammaliato i presenti.
Nel suo negozietto ("Il Tipico Lucano" in via Centotrecento, a due passi dalla Casa Editrice Zanichelli) è facile trovare il meglio di tutte le più rare delikatessen prodotte nel Sud Italia.
Alcune di queste rarità, per esempio le "bacche di rosa canina" o i "peperoni cruschi" (prodotti dal Consorzio O.P. del Mediterraneo, fortunatamente presieduto da un altro lucano serio e preparato, il Dott. Donato Muscillo) hanno sbalordito anche il più scettico e severo dei critici dall'affinato palato. Non c'è goloso, o gourmand come direbbero i francesi, o cannarutu come si dice un po' in tutto il Sud Italia, che non resti attratto ed incantato da così tanta bontà.
E' una fortuna per l'Alma Mater avere nel suo ventre anche tanto... "miele"... d'importazione!

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