Bibliofollia e bibliofilia, sinonimi o contrari?
Mughini, Gatta, Bibliofilia del gusto e MenSA
Da GiampieroMughini. La collezione.Un bibliofolle racconta i più bei libri italiani del Novecento. Torino, Einaudi, 2008.
[…] Mentre stavo scrivendo cosi di un autore che nel 2008 aveva novantotto anni, quasi l'età raggiunta da Prezzolini - e anche se è stato Buzzi a scrivere che la vera età di un uomo non sono gli anni che risultano all'anagrafe, e bensì gli anni che gli restano da vivere -, m'era venuto in mente di rimproverare il mio amico Massimo Gatta di non aver messo Buzzi fra gli scrittori cui ha dedicato il suobellissimo Bibliofilia del gusto, un libretto dove girovaga fra scrittori e cibi con la sapienza e la sicurezza di riferimenti che gii è abituale. Gli ho addirittura mandato una e-mail a chiedergli conto e ragione di questa dimenticanza. Al che lui mi ha tramortito con una replica a tambur battente dove mi scriveva di reputare Buzzi un «genio», e dove mi accludeva lo scritto che gli aveva dedicato per una rivista on line (www.mensamagazine.it).
Un articolo dove le cose che ho appena scritto lui le scrive molto meglio di me. Perché se voi conosceste Gatta e i suoi traboccanti scrìtti di bibliofilia, vi accorgereste che al confronto con questo men che cinquantenne bibliotecario dell'Università del Molise di Campobasso io sono un povero kappa. Tanto lui ne sa di ogni edizione, e di ogni libraio, e di ogni curiosità editoriale, e il perché e il quando, e chi c'era in quella tipografia o in quel caffè, e il colore della cravatta che portava. […]
Non (solo) perché parla molto bene del libro del nostro grande collaboratore Massimo Gatta e, con correttezza rara, cita anche la nostra rivista, ma perché La collezione è, a sua volta,un libro di delizie letterarie, ringraziamo, noi di MenSA (1 rossoblu bolognese, 1 juventino, 1 milanista) l’impagabile dandy (oh Dio, si offenderà?, chi scrive avrebbe tanto voluto esserlo, ma è negato – eppure ne ha letto tanto, anche per la sua tesi di laurea – ricordo, tra le altre, le belle pagine di Antonio Spinosa, appena scomparso) della italica critica letteraria e calcistica.
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