Non c’è professionalità dove non c’è l’uomo
Il soggiorno in hotel: qualità umane e professionali dell’accoglienza
di Gaetano Giordano (*)
Prima di parlare dell’accoglienza in hotel da parte del personale alberghiero che sta alla reception occorre osservare che le qualità umane non si insegnano nè s’imparano per decalogo, ma si affinano con la crescita culturale (intesa in senso lato) di chi intraprende questo delicato e complesso lavoro che ha che fare con un “campionario umano” quanto mai variegato ed esigente.
La professionalità, che è un miscuglio di qualità, è fatta di mille sfaccettature tutte legate alla crescita dell’individuo. Non c’è professionalità dove non c’è l’uomo. Questo concetto può sembrare banale ma contiene una grande verità. I modi di essere e di comportarsi di ogni singola persona scaturiscono dalla propria “storia”, dal proprio bagaglio di esperienze e di conoscenze effettivamente interiorizzate.
Un professionista all’altezza del suo compito è prima di tutto un uomo che ha concluso quel processo di autoliberazione attraverso il quale si abbandona il regno dell’istinto e si entra nel mondo della ragione. Un professionista responsabile, consapevole, motivato, realizzato, capace quindi non solo e non tanto di attività specifiche o addirittura portatore di semplici abilità operative, ma un uomo in grado di esprimersi
di affermarsi, di dialogare con la massima compiutezza.
Fatta questa premessa si può anche passare all’elencazione di alcune “regole d’oro” del perfetto receptionist, che assumono il valore di pure e semplici sottolineature.
L’addetto al ricevimento deve essere:
- Puntuale: la puntualità è segno di rispetto degli altri
- Attento: l’attenzione verso gli altri consente di comprenderne al volo esigenze e preferenze
- Cortese: la cortesia è un dovere perché bisogna sforzarsi di essere gentili sia nel linguaggio che nel comportamento prescindendo dal tipo di interlocutore che si ha di fronte.
- Preciso: la precisione ci fa apparire efficienti ed affidabili al contrario della superficialità e dell’approssimazione
- Aggiornato: l’analfabetismo di ritorno è un rischio immanente che dobbiamo assolutamente evitare, occorre essere sempre informati su tutto ciò che accade intorno a noi
- Onesto: l’onestà è un valore assoluto e impegnativo da raggiungere e deve permeare ogni nostro comportamento, sia pratico che intellettuale.
(*) Vice Presidente A.I.R.A. Campania
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