Piccoli e grandi formati
La MenSolA dei libri
Cremonini, Gabriele; Tamburini, Giovanni.
Maiali si nasce salami si diventa. Bologna, Pendragon, 2008 € 10,00
Da millenni il maiale ci nutre e ci appaga, ma anziché essergli grati ne facciamo oggetto di ogni sorta di ingiuria e vituperio. Disprezzato da vivo, onorato da morto. Questo piccolo libro racconta storie intorno al maiale e ai suoi leggendari derivati, delizie del palato. Ben lungi dall'essere un trattato, è piuttosto un atto d'amore e di gratitudine, ma anche di giustizia, verso un animale che per certi versi rappresenta un po' il nostro "doppio". Un gioco per invitare a vedere il maiale anche sotto un'altra luce, a opera di due bolognesi consapevoli di quanto questo animale, oltre a essere sommamente gustoso per gli innumerevoli estimatori, sia stato e sia importante per la loro città.
Sisti, Enrico; Grignaffini, Andrea; Grignaffini, Giorgio. Nella dispensa di Don Camillo. L'oste Giovannino Guareschi e la cucina della Bassa. Milano, Tommasi, 2008 € 13,00
Un viaggio alla scoperta di quella cultura materiale che ha dato i natali a Don Camillo e Peppone, i personaggi della letteratura italiana più noti nel mondo. Ricette, storie, luoghi, aneddotti, salumi, ricordi, vini, volti, dolci, formaggi, terroir, vicende familiari e tradizioni culinarie della Bassa parmigiana. Questo e altro ne "La dispensa di don Camillo, "zibaldino" affettuoso che racconta quella "fettaccia" di terra tra Po e via Emilia: strade dritte, case bianche perse nel verde, anguria e vinelli spumosi d'estate, anolini fumanti d'inverno. Una terra provvista di duplice natura: fatata e inafferrabile come un paesaggio nella nebbia; concreta quanto può esserlo pane e culatello. Una terra che si può facilmente riconoscere in un solo volto, quello buono e accigliato di Giovannino Guareschi. Un luogo dove il bere e mangiare, in fondo, non sono che un modo per essere sentimentali.
Battei, Antonio. A tavola con Peppone e don Camillo. Parma, Battei, 2008 € 12,50
Il libro, edito nella collana “Parma in tavola”, nasce proprio dalla volontà di rendere omaggio al grande scrittore della Bassa, al suo Mondo Piccolo e, soprattutto, a quella genuina cucina casalinga raccontata nei tanti libri che compongono la saga di don Camillo e del sindaco Peppone: la saga letteraria italiana più tradotta del Novecento. Il libro, con testi di Antonio Battei e una prefazione del giornalista Egidio Bandini, vicepresidente del Club dei Ventitré, propone un “appetitoso” viaggio lungo le terre del Po alla scoperta dei profumi e dei sapori dei suoi prodotti e dei suoi piatti più tipici, raccontati attraverso le parole di Giovannino Guareschi e dei suoi intramontabili personaggi. Dai primi piatti sino al dolce, Antonio Battei “mette in tavola” un menu completo che, nella sua semplicità, racconta l’essenza di questa terra autentica, fatta di nebbie e di calure estive, lambita dal Grande Fiume. Il cibo, spesso protagonista delle avventure guareschiane, diventa così un pretesto, curioso e divertente, per assaporare tutta la genuinità di quest’eccezionale civiltà padana, e ripensare, con un poco di nostalgia, ad un pittoresco microcosmo contadino ormai in via d’estinzione.
Artusi Luciano. L'artusino. A cura di Roberto Romiti. Diegaro di Cesena (FC), Bis,2008. € 9,50
Un'accurata selezione delle migliori ricette di Pellegrino Artusi firmata nientemeno che da Luciano Artusi, ultimo discendente vivente del celebre cuoco Pellegrino, l'illustre capostipite della cucina italiana, da tutti conosciuto per il suo capolavoro letterario La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. L'artusino è un ricettario ricco di spunti culturali e di consigli per sperimentarsi ai fornelli, partecipare e rinnovare una tradizione di gusto tutto italiano e imparare qualche "trucco da maestro" dal più celebre e uno tra i migliori cuochi che il nostro paese abbia avuto. Rivolto a tutti coloro che hanno voglia di cimentarsi ai fornelli in modo da mettersi alla prova con l'aiuto di un manuale semplice ma autorevole, ricco di suggerimenti e nozioni "d'autore". La cucina è un mondo variegato e stimolante, ricco di cultura e creatività; l'artusino propone ricette da sperimentare da soli oppure insieme alla famiglia. Un'accurata raccolta di capolavori del gusto, curata da Roberto Romiti che, insieme all'autore è co-fondatore della Venerabile Confraternita dei Quochi.
Mankani, Bulbul. Bollywood in cucina. Modena, Logos, 2008 € 15,95
Il carisma e l'energia di Bollywood sono contagiosi.
L’atmosfera sempre festosa, l’intensità dei colori e la sfarzosità dei film riflettono quelli della cucina indiana e allora, quale modo migliore per conoscere le prelibatezza di questo paese, che scoprire i cibi preferiti delle star di Bollywood?
Non c’è dubbio che Bollywood sia oggi un fenomeno globale: film come Monsoon Wedding e Matrimoni e pregiudizi sono entrati nei circuiti cinematografici internazionali.
Questo libro vi condurrà nello sfarzoso mondo in technicolor del cinema indiano, celebrandone lo spirito e la vitalità e rendendo omaggio alla sontuosa cucina per cui l’India è famosa.
E proprio attraverso una serie di interviste con alcune delle leggende del cinema Bollywoodiano il libro raccoglie le migliori ricette indiane: alcune delle più grandi leggende del cinema di Bollywood infatti confessano le loro ossessioni gastronomiche, descrivono i loro piatti preferiti, rievocano ricordi d’infanzia regalando ricette di famiglia tramandate per generazioni svelano i piatti che amano cucinare e i ristoranti preferiti.
Porzio, Stanislao. Cibi di strada.
Italia del nord, Toscana, Umbria, Marche. Milano, Guido Tommasi Editore-Datanova, 2008 € 15,00
I cibi di strada sono un concentrato di sapori semplici, netti, antichi. Li trovi sempre dietro l'angolo. Ti nutrono a basso costo. Se sei del posto, ti mettono in contatto fisico con la tua identità. Se non fai parte della comunità, raccontano ai tuoi sensi la sua cultura. La vera discriminante rispetto a quello che offre un ristorante-ristorante riguarda il tempo e l'informalità: i cibi di strada si consumano rapidamente e spesso con le mani. A differenza del fast food, però hanno una storia da raccontare. Una storia di persone, non di tempi-procedure-metodi. Parlando di farinata, focacce, piadine, l'autore cerca di raccontare anche le persone incontrate e i luoghi visitati, perché il cibo ha molto meno sapore se viene separato da chi lo produce e dal luogo di origine.
Bay, Allan; Bollo, Patrizia. Le regioni in pentola e l'arte del mangiar sano. Cinquecentodieci ricette della grande tradizione italiana reiterpretate dagli autori. Casalnoceto (AL), Folini, 2008 € 11,00
Come nella prima edizione le ricette - rigorosamente suddivise per regione di appartenenza - sono precedute da alcune pagine di interessanti curiosità e suggerimenti fondamentali per cucinare un'ottima pasta o una zuppa di pesce e ancora per realizzare un perfetto soffritto, un brodo vegetale o una besciamella. Non mancano, accanto a ciascuna ricetta, le icone che indicano per ognuna se è priva di colesterolo, ricca di fibre o "ghiotta e dietetica". La nuova edizione in formato brossura è più economica e anche maneggevole, cosa, quest'ultima, cara soprattutto a chi fa pratica sul campo applicando i consigli e le ricette di Allan Bay e Patrizia Bollo direttamente in cucina.
Bay, Allan; Salvatori, Paola.
La cucina nazionale italiana. Come erano e come sono le 1135 ricette che fanno l'Italia. Milano, Ponte alle Grazie, 2008 € 39,00
Fatta l'Italia, si sono col tempo fatti gli italiani, anche se questo è avvenuto per la cucina da pochi anni. Oggi le varie tradizioni regionali si sono adattate ai tempi e si sono fuse in un unico ricco patrimonio condiviso che è giusto definire cucina nazionale. Partendo da questa realtà, i due autori raccontano la storia delle nostre ricette e ne danno una proposta attuale, alla luce delle esigenze contemporanee degli italiani, sempre ghiotta e soprattutto sempre rispettosa della loro anima. Questo libro è un repertorio, completo ed esauriente, delle ricette di oggi degli italiani.
Spisni Alessandra. Ricette della vecchia scuola bolognese. Con DVD. Bologna, Minerva Edizioni, 2008 € 24,50
Un libro completo sulla cucina bolognese:ricette,illustrazioni,ingredienti, preziosi consigli e qualche segreto per una perfetta preparazione e riuscita dei piatti della tradizione gastronomica bolognese.
Come preparare la sfoglia, cucinare un fragrante fritto misto, scegliere i migliori prodotti per antipasti e primi piatti, carne e pesce, contorni e dolci di una volta: Alessandra Spisni, lungo un percorso che va ben oltre il semplice cucinare, vi guiderà in un appassionante viaggio nella tradizione, nell'emozione e nel piacere del gusto.
GRANDI… FORMATI:
In Tabula. Colori e cultura del Tavoliere di Puglia. A cura di Claudio Grenzi. Fotografie Mimmo Attademo [et al.]. Contributi Saverio Russo, Antonio Ventura, Guido Pensato [et al.]. Foggia ,Claudio Grenzi Editore, 2008 Fuori commercio: www.pit-tavoliere.it
Proviamo a immaginare un nostro remoto antenato, in un villaggio neolitico del Tavoliere, attanagliato dall'imperativo categorico di sopravvivere, quindi, di mangiare.
Non ancora erectus, tanto meno deambuansl, se il latino deambulare designa e preannuncia un piacere di là da venire: l'andare a spasso senza meta e senza scopo, se non 1 andare stesso; il bighellonare, ibam forte di un grande poeta dell'antichità più recente - Orazio -, quell'anceps che tale si definiva egli stesso, in quanto appulo-lucano, mentre scrutava, dal Vulture, l'immensa pianura lontana, che un giorno si sarebbe chiamata, appunto, Tavoliere…
Queste pagine, come le annotazioni sparse qua e là nel volume, provano ad essere anche questo: lo strumento a disposizione di un consumatore-visitatore-viaggiatore che voglia essere accorto e consapevole. Una conferma, parziale quanto si vuole, ma utile, che l'informazione in campo alimentare e gastronomico è un diritto-dovere in grado di garantire meglio altri diritti fondamentali, come quello alla salute e quello al piacere: culinario e conviviale…
Il taglio, per così dire, "cromatografico", che si è voluto dare nel volume anche alle note sparse di carattere culinario, non è una bizzarria, né il tentativo di legarle ad ambiti diversi nei quali i colori rappresentano una "sostanza disciplinare" (la cromoterapia) o un vagheggiamento fìlo-sofìco-religioso (la “cromocucina: l“armonizzare i chakra con l'alimentazione” della New Age). È solo il tentativo di richiamare l'attenzione sull'importanza di recuperare il valore della stagionalità nell'alimentazione e nella cucina, anche attraverso una (ri)educazione visiva che leghi stagioni, paesaggi, colori, prodotti; e quello dell'una e dell'altra quali esperienze sensoriali globali. "Mangiare con gli occhi" è una locuzione che allude a livelli alti di affettività e di amore. Ma può rappresentare anche l'arricchimento di un approccio al cibo e alla tavola troppo spesso superficiale e distaccato o, all'opposto, "a occhi chiusi", bulimico. [Guido Pensato]
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