Grande cucina veneziana in terraferma
Dall’Amelia di Mestre, una bella storia di cucina, storia e cultura.
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La famiglia Boscarato in una foto d’epoca |
Quando si pensa alla cucina, meglio alla cucina della ristorazione veneziana, il pensiero va automaticamente ai grandi templi che hanno fatto storia e fanno tuttora tendenza ad alto livello, oppure ai bacari e bacareti più o meno genuinamente depositari delle tradizioni della cucina popolare, o, purtroppo, alla massa (forse preponderante) di locali per turisti con menu senza identità e qualità decisamente e omogeneamente mediocre.
Non è frequentissimo, anzi, diciamo che è da intenditori medio-alti, pensare alla terraferma. In particolare ci riferiamo qui a una “trattoria” (si tratta in realtà di un ristorante di grande cucina), che ha impiegato poco meno di cinquant’anni a reclamare – e giustamente, per diversi motivi – l’appellativo di “storico”.
In questa sede rendiamo omaggio in modo variegato a questo luogo che, tra i suoi grandi meriti, ha anche quello di promuovere od ospitare eventi artistici e culturali di grande rilievo. In tal modo, come potrete approfondire leggendo il libro di Diego e Marco Boscarato. Una storia veneta. L’avventura di Dino Boscarato e dell’Amelia di Mestre (vai a La Mensola dei libri per la segnalazione completa).
Marco Boscarato è a sua volta autore di pregevolissimi racconti e di poesie pubblicati in antologie e in monografie a sua firma.
Vi suggeriamo inoltre di dare un’occhiata ai file in pdf, in calce a questa pagina, con le loro proposte natalizie del ristorante, a scorrere la galleria fotografica che documenta alcuni momenti alti della storia del locale e delle sue attività, e, dulcis in fundo, a provare i menu ricavati da Mensa tra quelli adatti a Natale e San Silvestro con le ricette questa tratte dal libro di Diego e Marco Boscarato sopra menzionato.
Quel che segue è uno stralcio di storia, tratto dal sito www.cucinaveneta.com
I famosi cicheti Dall’Amelia
Quasi figlio d'arte, Dino Boscarato gestiva con la famiglia un piccolo albergo di montagna, il “Cima Belprà” a San Vito di Cadore (attualmente ampliato e gestito dal fratello Antonio e dal nipote Bruno, che hanno aperto di recente anche un piccolo ed accogliente ristorante, “La Scaletta”); avrebbe dovuto diventare l'ingegnere di famiglia, e si era perciò iscritto all'Università di Padova, ma evidentemente non era questo il destino che lo attendeva: dopo un breve periodo di gestione di un albergo a San Vigilio di Marebbe, in Alto Adige, rilevò il primo ottobre 1961 una osteria con stallazzo, a quel tempo già abbastanza conosciuta nel circondario come trattoria di campagna, e gestita a partire dal lontano 1925 da una certa signora Amelia.
Nel 1961, appunto, vi giunse Boscarato, che lasciò immutato il nome Amelia e la denominazione di trattoria, ma che cominciò a trasformare gradualmente quella che era una umile trattoria di campagna in un elegante ristorante.
Dal 1966 ha come valida collaboratrice nel locale la moglie Mara, che si è occupata in passato anche della pasticceria, mentre in tempi più recenti hanno cominciato a collaborare con l'azienda anche i figli Marco e Diego con la moglie Susanna.
Parallelamente alla notorietà del locale sono cresciuti anche gli impegni professionali di Boscarato nel mondo enogastonomico, in particolare nel settore del vino: è stato infatti presidente dell'A.I.S. (l'Associazione Italiana Sommelier) dal 1981 al 1989, e presidente dell'A.S.I., l'Associazione Internazionale dei Sommelier dal 1987 al 1990; attualmente riveste la carica di fiduciario del Veneto ed è presidente onorario dell'A.I.S. e dell'A.S.I., l'associazione Internazionale, a riconoscimento di un lavoro che ha portato l'Associazione all'aumento negli anni del numero di iscritti e dell'importanza nell'ambito del mondo produttivo dell'enogastonomia.
Dino Boscarato, lo chef Ettore Alzetta, Ugo Tognazzi
Dopo alcuni tentativi di espandere la propria attività, in particolare a Venezia, dove erano stati aperti altri tre locali che avevano conseguito un buon successo di pubblico e di critica gastronomica, Boscarato ha deciso di concentrare tutte le proprie energie sull'Amelia e sull'attività di banqueting con la “Amelia Gourmet Service” (organizzazione di banchetti in ville e palazzi), di recente sviluppo che negli ultimi tempi ha portato a notevoli soddisfazioni, con l'organizzazione di banchetti di grande prestigio.
Dal settembre 1997, dopo circa dieci anni, Boscarato ha ripreso la gestione del ristorante “Ai Molini - El Tinelo”, a Mirano, la cui direzione è affidata al figlio Marco. In una ambientazione assolutamente speciale (il locale si trova all'interno del settecentesco parco di Villa Belvedere), i “Molini” offrono un'ampia varietà di possibilità; nel complesso, un vecchio mulino del '700 ristrutturato, trovano spazio un ristorantino rustico ed elegante, “El Tinelo” nel quale viene proposta una cucina di pesce tradizionale, ma attenta alle innovazioni del gusto; ampie sale per banchetti (matrimoni, congressi), gestite da una cucina indipendente ed una simpatica pizzeria.
Un grosso impegno per la famiglia, che sta però già dando grosse soddisfazioni.
La Trattoria dall'Amelia oggi è seguita personalmente dall'altro figlio Diego, con la supervisione sempre attenta del padre.
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Luigi Veronelli, Dino Boscarato e Giovanni Nuvoletti |
Il ristorante ha partecipato con successo a vari concorsi di cucina: Oscar della Cucina, Cuoco d'oro, Fogher d'oro, Padella d'oro, ed altri ancora; sono numerosi i riconoscimenti che l'Amelia ha conseguito nella sua storia decennale; ha ricevuto tre attestati di benemerenza dell'Accademia Italiana della Cucina, ha ricevuto il trofeo dell'Expo CT di Milano nel 1975; ha inoltre rappresentato la cucina veneta in numerose occasioni, in Italia (Roma, Milano, Genova), ed in Canada, a Parigi, per tre volte a New York (1986, 1988 e 1991) su richiesta dell'Italian Wine & Food Institute, ad Houston, a Bordeaux su incarico dell'Istituto Italiano per il Commercio con l'Estero all'esposizione internazionale del vino nel 1989 e 1991.
Sono inoltre numerose le occasioni avute dall'Amelia di servire personaggi famosi dell'arte, dello spettacolo, della politica e non solo, a partire dal Papa Giovanni paolo II, che l'Amelia ha avuto l'onore di servire a Lorenzago di Cadore nel Luglio 1987, continuando con i sette capi di stato dei paesi più industrializzati, serviti in occasione del Summit 1987 a Venezia, a Palazzo Grassi; alle tavole dell'Amelia si sono seduti il “presidentissimo” Sandro Pertini, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Jorge Luis Borges, Evgenij Evtusenko, Pier Paolo Pasolini, Ezra Pound, Aldo Palazzeschi, Maria Callas, Walt Disney e numerosissime altre illustri personalità, le cui firme e dediche sono tutte conservate in ponderosi libri, che costituiscono uno dei motivi d'orgoglio del locale.
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Scarica qui i menu di Natale, in formato Pdf |
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Scarica qui i menu di San Silvestro, in formato Pdf |
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