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di M. Montanari
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Pochi, ma buoni, anzi buonissimi
La MenSolA dei libri

Massimo Montanari. Il formaggio con le pere. La storia in un proverbio. Roma-Bari, Laterza, 2008 € 15,00

Il formaggio con le pere. La storia in un  proverbio"Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere". Il proverbio è notissimo, ma è difficile decifrarlo: come può un ammonimento di saggezza popolare escludere dal sapere il contadino? Qualcosa evidentemente non torna. Lo storico si incuriosisce, si chiede quale origine possa avere un testo del genere, che cosa significhi, a cosa possa servire. Investigando fra ricettari antichi, trattati di agricoltura e di dietetica, opere letterarie e raccolte proverbiali, Massimo Montanari scopre che i palati esigenti e gli stomaci delicati della nobiltà si innamorano del formaggio con le pere sin dal Medioevo. Ma c'è di più. A un certo punto l'abbinamento diventa espressione di un savoir faire socialmente esclusivo. Ciò accade quando l'idea medievale del "gusto" come capacità naturale è sopravanzata dall'idea moderna del "buongusto" come attitudine culturale. Senza questo snodo decisivo il proverbio sarebbe impensabile. Montanari si avventura - non senza colpi di scena - nei delicati territori di confine tra cultura scritta e cultura orale, rapporti economico-sociali e rappresentazioni mentali. E l'enigma si svela: quell'ambigua sentenza non è il deposito di una saggezza condivisa, ma un luogo di rappresentazione del conflitto sociale e della lotta di classe. Chi l'avrebbe mai detto che tanta parte di storia se ne stesse racchiusa in un proverbio?”


Domenico Pasquariello ; Antonio Tubelli . Leopardi a tavola. Quarantanove cibi della lista autografa di Giacomo Leopardi a Napoli. Milano, Fausto Lupetti Editore, 2008 € 18,00

  Cibi dimenticati e letti purtroppo soltanto da collezionisti bibliofili. Non tutti, infatti, sono a conoscenza della lista che si conserva alla Biblioteca Nazionale di Napoli insieme alle Carte del poeta; un ritaglio di carta avorio, lungo e sottile, dove la scrittura minuta e precisa, chiara ed elegante di Giacomo Leopardi si staglia netta, perdendosi nei toni dell'inchiostro bruno; un appunto, un promemoria, una traccia di un desiderio esaudito: quella lista racchiude infatti un elenco di 49 piatti realizzati con mano sapiente lì, a Napoli, dove Giacomo arriva nell'autunno del 1833 insieme all'amico Antonio Ranieri. Nel libro fotografie e atmosfere della Napoli del periodo leopardiano. Si propongono venti ricette a partire dalla lista leopardiana, seguendo l'ordine di una cucina ritmata dalla sequenza delle stagioni.


Diego e Marco Boscarato. Una storia veneta. L’avventura di Dino Boscarato e dell’Amelia di Mestre. Vicenza, Terra Ferma, 2008

  Dino Boscarato, mitico patron della Trattoria Dall’Amelia a Mestre per oltre quarant’anni, è stato un protagonista importante della storia di Mestre e un vero ambasciatore all’estero della cucina veneziana e veneta. Il suo forte carisma, la creatività e il suo grande impegno nel lavoro hanno reso il suo ristorante la meta preferita di attori, artisti, politici e persino capi di Stato.
Una vita intensa, che questo libro, grazie alle registrazioni effettuate da Ivo Prandin quando Dino Boscarato era ancora in vita e grazie anche al lavoro dei figli Marco e Diego, ripercorre negli avvenimenti principali, dalla formazione sulle montagne cadorine fino all’approdo in terra veneziana.



Valerio Varesi. La casa del comandante. Torino, Frassinelli, 2008  € 17,50

  Nel paesaggio di acqua e nebbie della Bassa, il commissario Soneri si trova a suo agio. Insieme con gli anziani del posto è tra i pochi a conoscere quel tratto del Po, a sapersi muovere tra gli argini, le golene, i casolari sparsi in una terra che ormai sembra abitata da fantasmi. E dove invece le cose stanno cambiando: slavi che pescano il pesce siluro e forse trafficano con le armi; speculatori che rubano la sabbia dal letto del fiume; ragazzi sbandati senza un futuro; una banda che rapina i bancomat con l'esplosivo... Stavolta però succede anche di peggio: nel giro di un giorno spuntano due cadaveri. Il primo, come presto viene appurato, è di un giovane ungherese. Rinvenuto nel fango con un foro di proiettile in testa. Il secondo è dell'ex comandante partigiano Libero Manotti, morto di vecchiaia, di solitudine, di abbandono nella sua casa isolata in mezzo ai pioppi. Due storie diverse, eppure legate da un filo: Soneri ci mette un po' a trovarlo, avviando un'indagine che lo porta a scavare nel rivolo ambiguo del nuovo terrorismo rosso, ma anche nel passato, al tempo dell'occupazione tedesca. E che lo mette drammaticamente a confronto con alcuni, indimenticabili personaggi del fiume: il Nocio, marinaio d'acqua dolce dalla scorza ruvida e dall'animo nobile; la stagionata Gina, che tuttavia all'amore non rinuncia; il vecchio Lumén, che sulla sua sedia a rotelle esce solo con il buio, perché così la realtà gli pare meno brutta; Carega, maestro in pensione con la saggezza di un filosofo.


Carlotto Massimo; Mama Sabot. Perdas de fogu. Roma, E/O, 2008.  € 15,00

  Sardegna 2008. Pierre Nazzari è un disertore ricattato e costretto a fare il lavoro sporco in operazioni segrete o illegali. Finisce nelle mani di una struttura parallela al servizio di un comitato d'affari locale e viene obbligato a spiare Nina, una giovane ricercatrice veterinaria che studia gli effetti dell'inquinamento bellico sugli animali nella zona del poligono di Salto di Quirra. Mentre l'ex militare tenta di conquistare la fiducia della giovane donna, il suo passato ritorna per chiudere un conto lasciato in sospeso. Entrambi saranno costretti a giocare una partita complicata e pericolosa il cui premio è la sopravvivenza. Sullo sfondo un mondo di affaristi e politici, ex contractor e strutture di sicurezza private, militari e industrie di armamenti legati al grande business della produzione bellica. Frutto di una lunga e meticolosa inchiesta condotta da Massimo Carlotto e dal gruppo di scrittori uniti nella sigla Mama Sabot, "Perdas de fogu" segna il ritorno di Carlotto al grande romanzo d'inchiesta contemporaneo. Un'indagine mozzafiato con una trama fitta di colpi di scena, il cui protagonista rappresenta una forte novità nel panorama del noir. Una denuncia dei giochi sporchi di ambienti politici e militari ai danni della nostra salute e sicurezza.


Paolo Massobrio. Il Golosario 2009. Alessandria, Comunica, 2008   € 25,00

  E’ il libro che racconta il «gusto» dell'Italia e dei suoi territori, ma è anche una guida turistica perché illustra, in poco più di mille pagine, le nostre località attraverso le sue produzioni tipiche.
E’ Il Golosario 2009, il best seller di Paolo Massobrio che giunge con un nuovo formato e una nova veste grafica all’XI edizione. Una guida alle mille e più ghiottonerie, ai vini, ai negozi, alle boutique del gusto, a enoteche, cantine e ai ristoranti migliori d’Italia. Un libro cult per gli appassionati di enogastronomia e per quanti vogliono scoprire l’Italia attraverso le sue produzioni d’eccellenza.






Osterie d'Italia 2009. Sussidiario del mangiarbere all'italiana. Bra, Slow Food Editore, 2008  € 20,14

  Osterie d'Italia 2009. Sussidiario del mangiarbere all'italiana La nuova edizione di Osterie d'Italia, la guida che dal 1991 seleziona e racconta la migliore cucina di tradizione regionale in Italia. Nei 1700 locali selezionati e raccontati - osterie, trattorie, ristoranti, enoteche, agriturismi - la cucina è una pratica consapevole di cultura materiale, frutto di produzioni locali e di savoir faire consolidati nel tempo. Osterie d'Italia illustra i piaceri del cibo, tutela il patrimonio della gastronomia regionale, promuove la convivialità e l'accoglienza. Una guida che è anche una raccolta di storie, un percorso della memoria, un invito al viaggio e alla conoscenza.





Dizionario della cucina regionale italiana. Bra, Slow Food Editore, 2008.   € 23,00

  Il primo dizionario delle cucine regionali italiane è un'opera nuova e originale, un volume di facile consultazione che sa dare risposte chiare alle curiosità di chi frequenta osterie, sagre, feste, ricettari. 8500 voci dalla A alla Z: piatti tipici, verdura, frutta, razze animali, salumi, formaggi, pani, erbe, funghi, spezie, procedure, tecniche, strumenti. Un inventario completo e un contributo concreto alla conoscenza e alla salvaguardia del patrimonio della cultura materiale del nostro Paese. Con 40 tavole iconografiche a colori.







Carlo Cambi. Il Mangiarozzo 2009. Guida alle osterie e trattorie d'Italia. Più che una questione d'etichetta è una questione di forchetta. Roma, Newton Compton, 2008  € 20.00

  Più che una questione d'etichetta, è una questione di forchetta: è la griffe del Mangiarozzo che illustra il paradigma di questa guida alle trattorie e osterie d'Italia, diventata un punto di riferimento per tutti i gourmet. Ispirato alla gastrosofia di Brillat Savarin ("L'uomo mangia, ma solo l'uomo di intelletto sa mangiare"), "Il Mangiarozzo" si pone tre obiettivi: fare cultura del cibo; riannodare le fila della tradizione gastronomica italiana concedendo un ruolo di primo piano ai cuochi e alle cuoche snobbati dalle guide paludate ed esaltando il legame tra sapori e agricoltura; offrire ai lettori una selezione di locali dove gustare l'autentica cucina di territorio spendendo il giusto. Non ci sono classifiche perché i locali consigliati sono tutti buoni: "Il Mangiarozzo" infatti si avvale delle segnalazioni e delle recensioni dei moltissimi appassionati di cucina che contribuiscono a creare il libro. Dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, questi indirizzi offrono un panorama completo della cucina tradizionale e territoriale italiana, raccontati con la penna del cronista, il rigore della critica, ma anche l'affetto dei sentimenti. Tre sono i parametri che stanno alla base delle scelte del "Mangiarozzo": cucina di tradizione, gestione familiare, conto leggero. Un'antiguida che dunque ha una duplice funzione: è un viaggio in Italia attraverso i sapori, ma anche un contributo alla cultura gastronomica. Un libro di gusto per trovare il pasto giusto nel posto giusto.


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