Tutto ha un limite!
Overdose di... eventi enogastronomici (può essere letale!)
di Attilio Scotti
Tutto ha un limite. Non passa giorno che in Italia si organizzano congressi, eventi, conferenze stampa, tavole rotonde ed altre diavolerie su temi dell’enogastronomia. (ne ho contate ben cinquantadue in un solo giorno) Oggi anche un paesello sperduto tra i monti si sente in dovere di organizzare un incontro con i giornalisti al fine di presentare un cicciolo o una noce, un caciocavallo o una pera, il rosmarino doc o la salvia superprofumata. E giù inviti, pranzi o cene con tanto di “pacco omaggio “ ai sigg. giornalisti. Chi paga? Mistero: o le casse dei Comuni, Province, Comunità Montane ecc. (nota: ci sono comunità montane anche in riva al mare) o poveri produttori tirati per i capelli per sponsorizzare queste, spesso, inutili manifestazioni. Alle quali dovrebbero partecipare “qualificati giornalisti che daranno visibilità sulla stampa nazionale all’evento”. La verità è diversa, a queste sagre partecipano solo finti giornalisti, o giornalisti in pensione, che non scrivono un rigo neppure sul foglio informativo dell’Oratorio (con tutto rispetto degli Oratori), giovani e rampanti p.r. che non conoscono la differenza tra il risotto giallo alla milanese e la panissa, assessori, infiltrati, perditempo ecc: l’importante è ricevere il pacco omaggio. E via di questo passo: sta nascendo una nuova attività: gli stacanovisti delle conferenze stampa (ho conosciuto una signora che ogni giorno presenzia a più inviti e porta a casa il cibo per un mese). Avviso ai naviganti ed ai tanti seri produttori di prodotti enogastronomici: state attenti a questi giochetti, sono solo cose inutili che non solo non vi fanno perdere tempo ma anche soldi. Sperando che questo andazzo finisca.
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