Bartolomeo Scappi e la Confraternita dei cuochi e dei pasticcieri
Il cuoco segreto dei papi
Nel panorama dei libri di storia dell’alimentazione italiana merita di essere segnalato il volume II cuoco segreto dei papi, Bartolomeo Scappi e la Confraternita dei cuochi e dei pasticcieri di June di Schino e Furio Luccichenti (edizioni Gangemi, Roma).
La ricerca ripercorre il cammino e l’ambiente in cui il massimo cuoco e trattatista italiano del ‘500 ha vissuto ed elaborato la sua composita cucina, portando un nuovo e definitivo contributo alla controversa storia delle sue origini, quindi non più bolognesi come avevano sostenuto alcuni studiosi, nè veneziane, bensì lombarde. Grazie ai due autori si può scoprire la dieta dei papi di cui lo Scappi fu al servizio e conoscere i loro piatti prediletti, ma anche cosa mangiavano nei periodi nei periodi di digiuno e astinenza. Dio grande interesse la parte relativa all’attività nella mensa papale e ai cuochi addetti alla preparazione delle vivande, tutti appartenenti all’influente confraternita che riuniva i più abili cucinieri e pasticcieri di Roma.
Non manca un’esauriente rassegna della trattatistica culinaria italiana cinquecentesca e un’attenta spiegazione delle quasi trenta incisioni originali annesse al volume raffiguranti gli ambienti e il lavoro di cucina con tutti gli utensili necessari. Un volume elegante, di grande interesse che porta nuova luce alla storia della gastronomia italiana.
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