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Cioccolato, che passione!
I miti del “cibo degli dei”
di   Giulia Giovanelli

Il cibo degli dei

Cioccolato, che passione! Il consumo pro-capite di cioccolato in Italia è aumentato, e si attesta ad oggi sui 4,2 Kg all’anno, ciò svela l’attenzione e la passione che gli italiani hanno nei confronti del “Cibo degli Dei”: l’alimento che rappresenta, per grandi e piccini, un momento di dolcezza quotidiana irrinunciabile. Gli aumenti e le tendenze dei consumi, che vedono un notevole incremento ed interesse nei confronti delle produzioni artigianali, mostrano anche un nuovo modo di intendere il “cioccolato”, non più legato a vecchi slogan come “+ latte -cacao” o luoghi comuni che spingono il consumo di pane e cioccolata, ma confermano la propensione ad un consumo più consapevole, che i Maestri Cioccolatieri italiani da anni spingono: “Il compito di noi artigiani è quello far conoscere sempre più e meglio il prodotto di alta qualità al consumatore.” – sostiene Giancarlo Maestrone, Dolciaria Gigi, Pavia “E’ possibile far ciò solo attraverso una produzione semplice o elaborata, , l'importante è utilizzare una qualità eccelsa delle materie prime.”
“L'attenzione mia e di mio fratello è nei confronti della selezione  delle materie prime e nella tecnica e attenzioni della produzione e  trasformazione delle stesse” - aggiunge Massimo Tavoletta, Maestro Cioccolatiere, Pescara- “Selezionare prodotti vuol dire offrire, ai nostri clienti, eccellenza  nei cioccolatini alle nocciole usando nocciola tonda gentile delle Langhe o la mandorla dalle Puglie e la noce dalla zona di Sorrento”.

”Mi piace preparare cose semplici,  farle provare e poi riproporle elaborate ed arricchite, ne è un esempio il "Tartufo al Bacio", un bicchierino di cioccolato fondente 70% Centro America nella quale viene colata una crema molto morbida alla nocciola da noi preparata utilizzando solamente nocciole Piemonte ed in alta percentuale sull'intero impasto, un prodotto classico che fonde tradizioni ed innovazione” conclude Maestrone.
Attenzione per la tutela dei consumatori, quindi, ma non solo, l’impegno degli artigiani cioccolatieri italiani è rivolto alla sperimentazione e ricerca di fondere sapientemente la tradizione con l’innovazione. La qualità delle materie prime è un elemento imprescindibile, ma occorre che sia arricchita dalla continua proposta di idee nuove e legate ai prodotti di eccellenza del territorio italiano che ben si sposano con il cioccolato.

Ma sono ancora molti i luoghi comuni sul cibo degli dei.  La Fine Chocolate Organization, il Movimento Internazionale di Cioccolatieri Artigiani di Alta Qualità, nata con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il cioccolato il cioccolato artigianale in Italia e nel mondo, ha intervistato il prof. Pietro Migliaccio, Libero Docente  in Scienza dell’Alimentazione, Medico Nutrizionista – Dietologo, Specialista in Gastroenterologia, Esperto in Auxologia, che, con la collaborazione delle dottoresse in Dietistica Silvia Mozzetta ed Elisabetta Rocchi, ha risposto sfatando molti “miti” intorno al cioccolato:

Il cibo degli dei

Il cioccolato fa venire i brufoli
Assolutamente no. L’acne infatti è un’affezione infiammatoria a carico dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee della cute. Il cioccolato non contiene nessuna sostanza in grado di influire sugli equilibri ormonali.

Il cioccolato alza il colesterolo
Il consumo di cioccolato non incide sui livelli di colesterolo nel sangue, infatti il cioccolato fondente non altera il colesterolo mentre quello al latte ne apporta 10 mg/100 g. Il cioccolato può essere considerato un cardiotonico.

Il cioccolato è antidepressivo
Il cioccolato può essere definito un antidepressivo naturale e la sua azione antidepressiva è determinata da vari fattori. Il suo consumo, infatti, determina a livello del sistema nervoso centrale un aumento delle amine ed in particolare del livello della serotonina, neurotrasmettitore positivamente attivo sull’umore. Inoltre la teobromina e la caffeina, contenute nel cioccolato, producono un effetto stimolante su alcune funzioni fisiologiche quali l’attività respiratoria, gastrica, enterica; inoltre migliorano l’attività cardiaca ed incrementano il consumo di ossigeno.

Il cioccolato stimola l’appetito sessuale
Non ne siamo sicuri ma ci piace pensarlo. Del resto l’apporto energetico del cioccolato ed i suoi componenti inducono a credere che possa avere un effetto positivo. La teobromina agisce sul sistema nervoso centrale come stimolante, aumentando energia, prontezza di riflessi, concentrazione e desiderio sessuale, qualità ricollegabili all’effetto “buonumore”. Recenti studi scientifici hanno poi riscontrato nella cioccolata la presenza di piccole dosi di feniletilamina, molecola naturalmente prodotta nell’organismo durante l’innamoramento. La sua attività avrebbe come principale effetto il rilascio di dopamina, neurotrasmettitore legato alle sensazioni di piacere e quindi alla pulsione sessuale.

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