| Andrea Pazienza e San  Severo, tra vini santi e vini blasfemi
 di  Rino Pensato
 San Severocittà del mio pensiero
 dove prospera la vite
 e il clima è sempre mite.
 (Andrea Pazienza)
 
 
  Castel San Lorenzo
  Dolcetto d'Alba Madonna di Como
 Enfer d'Arvier
 Guardia  Sanframondi
 Lacrima Christi
 Madonna di  Campiglio
 Madonna Alta  Montefalco Rosso
 Monte San Pietro
 Salamini di Santa Croce
 San Colombano al Lambro
 Sangue di Giuda
 Sangiovese di Aprilia
 Sangiovese di Romagna
 Sankt  Magdalener
 San Martino della Battaglia
 San Martino di Castrozza
 San Severo (mezzo santo e mezzo diavolo)
 Sant'Agata  dei Goti
 Santa Maddalena
 Santa Margherita  di Belice
 Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto
 Sant'Antimo
 San  Vito di Luzzi
 Valtellina Superiore Inferno
 Vernaccia di San Gimignano
  Questa lista è sicuramente lacunosa, specialmente se  facessimo riferimento alle etichette e ai marchi più che alle denominazioni.
 La aggiorneremo. L’abbiamo inserita, un po’ per curiosità e  un po’ per parlare di San Severo e Andrea Pazienza.
 
 Intanto, eleggiamo San  Severo come re dei vini santi (con la minuscola), proprio perché è la  patria elettiva, con San Menaio, sul Gargano tra Rodi Garganio e Peschici, del  maestro indiscusso dell’ultima grande scuola del fumetto d’autore o d’artista  italiano, la Scuola  di Andrea Pazienza, una scuola, come ricorda Benigni, con un solo maestro e un  solo allievo: Andrea Pazienza, unico e inimitabile.
 Anche questo anniversario, per le stesse ragioni di quello  dedicato a Lorca (artista poliedrico come Pazienza, come lui troppo presto  sottrattoci, da un killer nel caso del nostro compaesano, senza volto) sarà una  minima serie di schizzi, di guache, in attesa di ritrovare e riunire tutti gli  scritti (e le opere grafiche) dedicate alla sua terra, operazione, a nostro  modesto parere, tutt’altro che conclusa.
 
 
 Siamo di San Severo, in  provincia di Foggia, e da San Severo il Gargano dista solo due passi. Il  Gargano è una montagna sacra. Nel suo interno, divampano credenze bestiali, per  i suoi sentieri arrancano ancora colonne di muli stracarichi, le apparizioni di  santi e angeli e madonne si moltiplicano e si sommano col passare degli anni,  un abitante su tre ha avuto visioni, una famiglia su tre ha in casa un  miracolato. Miniera inesauribile per antiquari e poeti e calciatori, è intatto,  tuttora intatto, e lo resterà probabilmente per chissà ancora quanto tempo. (A. P.) 
 
 
  
    |  | L’ultimo brano è  tratto dall’IMPERDIBILE:Andrea  Pazienza - Una estate. Saint'Mnà, spiagge contigue e le altre bellezze del  Gargano
 Pubblicato in occasione della mostra Vite ImPazienti 19  luglio - 24 agosto Vico del Gargano e San Menaio (FG). Roma, Fandango, 2008 €  25,00
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