Art de vivre in volo
Buon appetito con Air France
di Giancarlo Roversi
Fuori casa si può mangiare bene non solo nei ristoranti professionalmente più impegnati, come pure in quelli dei migliori alberghi, ma anche su un treno (quelli dell’AVE, l’Alta velocità spagnola sono imbattibili dal punto di vista gastronomico!), su una nave da crociera o su un aereo. Sì, su un aereo, anche se ci si fa poco caso soprattutto in tempi come gli attuali in cui molti vettori per risparmiare sulle spese hanno ridotto il servizio di bordo ai minimi termini. Un fenomeno che, seppure comprensibile sotto il profilo economico, rischia di rendere meno piacevole uno spostamento.
Il momento dedicato ai piaceri del palato rappresenta infatti nei voli aerei, specialmente quelli a medio e lungo raggio, un’opportunità preziosa non solo per spezzare la monotonia del viaggio, ma anche un’opportunità per gustare sapori nuovi e stuzzicanti. In particolare nei velivoli delle compagnie che hanno per il cibo una loro vocazione quasi cromosomica. Come, ad esempio, Air France che propone ai suoi utenti di vivere l’intermezzo del pasto come un'esperienza privilegiata di piacere e di relax. Dal servizio di eccezione ai pasti golosi, dal lusso alla raffinatezza, dalla tradizione culinaria ai nuovi sapori, dalla provincia francese alle diversità del mondo, l'eccellenza è la parola chiave della ristorazione a bordo.
La volontà di Air France di offrire un servizio di alta qualità si basa su una lunga tradizione transalpina, fatta di piaceri della tavola e dei sensi, di eleganza e di discrezione. La Compagnia, erede naturale di questo saper vivere alla francese, applica semplicemente questi principi di base aggiungendovi lo spirito della sua storia, orientato all'innovazione ed aperto al mondo.
Anche perchè Air France con le sue 200 destinazioni in 88 paesi rappresenta la prima compagnia mondiale per fatturato e la prima compagnia europea per numero di passeggeri trasportati (di cui la metà straniera).
Se le pietanze e i vini serviti a bordo sono una delizia per il palato, la presentazione del tavolo permette inoltre di soddisfare un altro senso essenziale in gastronomia: quello della vista, che rinforza la percezione del gusto!
Per essere all’altezza della sua fama culinaria Air France ha arruolato come esperti consulenti alcuni dei migliori talenti della gastronomia transalpina per riaffermare la sua politica di eccellenza a 360 gradi. Si tratta di Guy Martin, Chef del ristorante Le Grand Véfour a Parigi, Olivier Poussier, miglior sommelier del mondo nel 2000, nonché degli chef di Servair, soci dell'associazione "Toques du ciel", che portano alla Compagnia e ai suoi clienti tutto il loro know how e la loro esperienza.
Sono trascorsi tre quarti di secolo da quando, nel 1933, i primi steward pensavano da soli al menù, offrendo un cesto di vimini con dei sandwich, delle bottigliette di vino e di champagne, nonché dei thermos di caffè. Per i voli di lungo raggio, i pasti venivano invece offerti durante le soste terra. Solo dal 1946, arriva a bordo il lusso grazie agli steward che provengono da alberghi a quattro stelle come il George V di Parigi
Negli anni cinquanta e sessanta, per la prima volta, Air France si avvale dei servizi di grandi chef come Marcel Chénery del ristorante Ledoyen o Roger Guérard del ristorante La Grande Taverne. Un salto di qualità importante avviene nel 1998 con la creazione dell'associazione "Les Toques du ciel", che riunisce i cuochi e gli operatori del catering aereo, capeggiati da Michel Nugues, che collabora con lo chef del ristorante Le Grand Véfour nella realizzazione delle ricette e dei menù.
A bordo, la varietà delle proposte è in grado di soddisfare tutte le richieste. Sufficientemente ispirati alla cucina francese e tradizionale, i piatti sono in grado di sedurre i passeggeri più esigenti, anche quelli che desiderano assaporare cibi esotici e nuovi.
Dando prova di abilità, ingegno ed audacia nella creazione delle sue ricette, lo chef di Air France Guy Martin intende soddisfare le esigenze di tutti i viaggiatori sensibili alla gastronomia francese, attratti dalle innovazioni culinarie ed attenti alle nuove tendenze.
Connubio dei colori, connubio dei gusti, cottura delle verdure od equilibrio delle forme offrono a Guy Martin un'immensa scelta di abbinamenti possibili e di ragioni per respingere sempre più i limiti del realizzabile. Gli ingredienti della cucina di Guy Martin, provenienti dalle migliori regioni francesi come la Bresse, il Jura o la Savoia, rassicurano. Mescolati alle spezie del Giappone o di Singapore, sorprendono ed ammaliano.
Guy Martin ed i suoi team incontrano gli chef di tutto il mondo. Formano poi dei cuochi locali, scoprendo al tempo stesso, sul posto, le migliori materie prime e le migliori competenze. Questi viaggi permettono inoltre a Guy Martin di assumere le vesti del passeggero, di vivere pienamente il viaggio e di trovare quindi l'ispirazione necessaria per la creazione di menù originali.
Il successo delle sue ricette si basa anche sulla scelta dei prodotti utilizzati. Guy Martin controlla infatti personalmente l'origine e la qualità degli ingredienti che fanno parte delle sue pietanze. Niente è lasciato al caso, dal wasabi giapponese al limone e al sale di Spagna.
Ed infine, l'eccellenza della sua ristorazione è dovuta anche alla collaborazione con gli chef di Servair, appositamente formati da Guy Martin, che svela loro i segreti delle preparazioni riuscite.
I pasti, costituiti da un antipasto, un piatto principale ed un dessert, sono stati minuziosamente studiati per essere più equilibrati, in particolare modo nel bilancio proteico. Una novità, su richiesta dei clienti l’introduzione di più latticini e più frutta. Questa nuova formula permette di offrire pasti diversi a pranzo e a cena per coloro che compiono i viaggi di andata e di ritorno in giornata. Maggior varietà anche per le colazioni della mattina e del pomeriggio.
E siccome anche l’occhio vuole la sua parte, é stata introdotto un nuovo vassoio disegnato da Philippe Starck che mette in risalto lo spirito della ristorazione francese.
Infine, da due anni, Olivier Poussier, uno dei migliori sommelier a livello internazionale, seleziona la carta dei vini e dello champagne serviti a bordo. Per effettuare la scelta ha assaggiato alla cieca ed analizzato oltre 650 vini provenienti da diverse regioni viticole francesi: ne ha scelti 77, di cui 37 per la classe l’Espace Première e 28 per la classe l’Espace Affaires.
Anche per il caffè la qualità è garantita dalla collaborazione tra Air France e Nescafé con l’offerta del caffé Spécial Filtre, una sottile miscela di Arabica piena di aroma e di Robusta ricca di corposità con un soave sapore tendente alla nocciola.
E come gioioso inno finale all’arte del vivere alla francese, Air France è la sola compagnia ad offrire champagne a tutti i passeggeri dei voli di lungo raggio: in un anno le bottiglie di champagne stappate sono ben 900 mila (cui si aggiungono 9 milioni di bottiglie di vino da 17,5 cl e 700 mila da 75 cl.).
Menù di bordo
STUZZICHINI
Gamberetti al mascarpone e cerfoglio
Spiedino di salmone affumicato e cetriolo acidulo
Ravanello bianco con verdure croccanti
ANTIPASTI
Foie gras di anatra alle erbe
Composta di frutti e spezie
Astice in insalata
Cetriolo e finocchio leggermente piccanti
Sugo al coriandolo
Verdure croccanti al sesamo, formaggio feta e rucola
Tortiglioni alla fonduta di pomodoro
Insalata fresca
PIETANZE CALDE
Filetto di manzo, sugo al prezzemolo
Patata americana acidula, foie gras
Filetto d'orata alla griglia con olio d'oliva
Ravioli alle verdure, profumati al sesamo e alla crema di formaggio Abondance
Piatto del giorno
ASSORTIMENTO DI FORMAGGI FRANCESI
Camembert
Bleu d’Auvergne
Crottin de Chavignol
Cœur de Rollot
Cantal
DOLCI
Sorbetti
Sorbetti (lampone, mango, limone)
Pasticcini secchi
Pasticceria
Budino al ribes nero
Torta all'arancia profumata con semi di finocchio
Dolce alla nocciola e cioccolato al latte
Pasticcini freschi
Tortina all'ananas con pepe di Sichuan
Semola alla noce di cocco con cardamomo e fragola
Dolce al lampone
Cesto di frutta
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