Mangiarbene a Venezia
Le antiche carampane vicino al ponte delle... tette
di Davide Federici
All’entrata della trattoria un cartello avverte: “No pizza, no lasagne, no menù turistico”. Il menù è esclusivamente a base di pesce freschissimo e di verdure di stagione delle isole della Laguna. Tutto ciò seleziona la clientela che è composta da veneziani doc e da turisti che non amano sentirsi tali,ma che cercano di vivere la venezianità.
Ma come si arriva alle “Antiche Carampane”?
Siamo nella zona di Rialto-San Cassiano, nella parte meno affollata, più silenziosa e misteriosa di Venezia.
Lasciamo il Canal Grande alle spalle e andiamo in fondo alla Calle dei Boteri dove, girando a destra, attraversiamo il Rio Terà delle Carampane. La Calle Stretta ci porta in Campiello Albrizzi dove si trova l’omonimo palazzo del’600 che si univa con un ponte ad un teatro, uno dei molti esistenti in città durante la Serenissima.
Ma rimaniamo in Rio Terà delle Carampane. Chi erano costoro? In questa zona vivevano molte delle meretrici che non volevano abitare ed essere confinate nelle case del “Castelletto” (un gruppo di case a San Matteo), rifiutando così il tentativo del Governo della Serenissima di controllarle. Siamo nel tre-quattrocento. Attraverso la creazione di questo bordello semi-pubblico, “Il Castelletto”, Venezia ebbe il suo “quartiere a luci rosse”. Certamente i toponimi tuttora esistenti nella zona di San Cassiano, presso Rialto, Ponte delle Tette e Fondamenta delle Tette ebbero in origine il riferimento alle meretrici che stavano affacciate alle finestre dei primi piani mostrando il seno per meglio fronteggiare la concorrenza della prostituzione maschile, attirando i clienti con i loro attributi femminili.
Le carampane erano certo meretrici di basso livello e, ancor oggi, nel dialetto “vecia carampana” è sinonimo di vecchia megera.
Non potevano certo, queste poverine, gareggiare con il raffinato mondo delle cortigiane del Centro, molto considerate, non solo per le prestazioni sessuali, ma anche per la preparazione culturale che possedevano.
Le nostre antiche carampane danno oggi il nome all’ottima trattoria che, trovandosi fuori dagli itinerari turistici più frequentati, è sita in una zona tranquilla che va, però, conosciuta e apprezzata. Così come sarà apprezzata la cucina prelibatissima che la famiglia Bortoluzzi e, in particolare Piera Bortoluzzi Librai affiancata dal figlio Francesco Agopyan, prepara oramai da 25 anni. Tra i piatti da segnalare, un’antica ricetta tradizionale chioggiotta scomparsa dalla quasi totalità dei menù, gli spaghetti o pasta in “cassopipa” o tra i secondi il filetto di San Pietro con le “castraure”. In stagione c’è la possibilità di pranzare all’aperto, tra vasi di fiori e sotto un allegro tendone, in questo angolo ancora incontaminato di Venezia.
Info
Antiche Carampane
San Polo, 1911 - 30125 Venezia
Tel 041-5240165
info@antichecarampane.com
www.antichecarampane.com
Chiuso la Domenica ed il Lunedi'
Prezzo medio oltre € 50,00 (esclusi vino e bevande)
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