| Editoriale Vino e salute: I consigli della Scuola Medica Salernitana
 di Giancarlo Roversi
 
 
 Almeno fin dagli esordi del  sec. XII il punto di riferimento della scienza medica europea e del bacino del  Mediterraneo è rappresentato dalla “Scuola Salernitana”, in parte erede e  rielaboratrice degli insegnamenti dei grandi medici dell’antichità e di quelli  arabi. A eternare la sua fama fu una  sorta di guida pratica della salute di tipo pedagogico, strutturato con  l’intelaiatura di un poema in versi, diventato uno dei bestseller della  divulgazione medica per tutto il Medio Evo: il Regimen Sanitatis Saternitanum o Flos Sanitatis. La sua stesura si deve ad alcuni fra i più  autorevoli fisiatri del tempo attivi a Salerno: Mauro, Matteo, Salomone, Pietro  e Ursone.
 Vi sono riassunte le  cognizioni igieniche e di stili di vita necessarie per garantire un apprezzabile  stato di salute e di equilibrio psichico. Il Regimen Sanitatis è un  concentrato di saggezza in cui si spiega agli uomini che per vivere sani basta  usare con la giusta misura i beni materiali che elargisce la terra, godendo  l’aria pura, le bellezze dell’ambiente, gli alimenti naturali, le piante  officinali e, ovviamente, il vino schietto seppure con la dovuta moderazione.
 In questo decalogo per  campare in salute e a lungo sono infatti numerosi i richiami al vino e alle sue
 Numerose sono le citazioni sul  vino, sulle sue peculiarità nutritive e medicamentose. Ecco cosa dicono, ad  esempio, i medici di Salerno a proposito del vino passito:
 comprende fra le sue regole  anche una riguardante il vino passito:
 E’ un vino adatto per i  vecchi, malati e flemmatici. Ingrassa le donne. Mette a proprio agio il petto,  tonifica lo stomaco, fortifica il fegato. Riscalda il sangue, combatte la  putrefazione, scaccia le nausee e la mucosità dello stomaco. È utile contro la  tosse e l’asma, allenta le viscere irrigidite, restringe quelle rilassate per  la dissenteria e per condizioni similari. È utile per il fiato corto e per le  malattie cardiache. Ed ecco, in sequenza  spicciola, tradotti per comodità dal latino, altri validi suggerimenti e  riflessioni derivanti dall’antica sapienza medica coagulata nel Regimen  Sanitatis: 
  Se il bere vino alla sera ti  è di danno, ribevi al mattino,
 e sarà per te come una  medicina.
 Dopo ogni uovo bevi un bicchiere di  vino
 Bevano il vino gli uominigli altri animali alle fonti
 Il vino spumante è cattivose la spuma non va via  presto
 Il vino sia chiaro,  vecchio, sottile, maturo...
 e ben diluito,  scintillante
 e bevuto con moderazione
 Quando ballano i vecchi, è segno che il vino è  eccellente
 I vini si giudicano  dall’odore, dal sapore, dalla chiarezza e dal  colore.
 Compra un vino da bere  tutto l’anno, che piace a tutti, ha  buon sapore, è chiaro.
 Cinque pregi lo fanno  più apprezzare:
 forte, bello, fragrante,  fresco e lieto.
 Il vin di Candia e il  greco e il moscadello fan grasso il corpo e  ottundono il cervello.
 Il vino, le donne e i  bagni, per natura oppur per artificio sono  caldi:
 se usati con eccesso o con  misura
 all’uomo fanno bene o fanno  danni.
 Bevi poco e spesso e conserverai la tua  buona salute.
 Se desideri vini buoni siano in essi lodate  cinque F:
 forti, formosi, fragranti,
 freschi e foschi.
 L’acqua è utile inoltre  per diluire il troppo vino ingerito.
 Se la voce è rauca, bevi il vino che l’oca  beve.
 Quanto miglior è il vino  che bevi,tanto migliore in te  genererà gli umori.
 Schiva di bere il negro,
 egli è ripieno di terree  particelle,
 onde più pigro il corpo  rende,
 e non ben atto al moto.
 Tu solo prediligerai  quello ch’è chiaro,
 di molt’anni, sottile e  ben maturo,
 e coi minuti suoi zampilli
 spruzzane gli occhi,
 e sopratutto poi moderato
 nel berlo devi esser.
 
 
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