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Capponata con pesce miniata
preparazione


Per fare questa caponata fammi la grazia di vederla come si fa al foglio 332 per non fare una tiritera lunga lunga.
[Ed ecco la ricetta della p. 332 del libro del Cavalcanti, che non ha avuto bisogno di traduzione perché gia scritta in italiano.]

Prendi n. 10 biscotti di mezzo grano l'uno, ma che siano buoni biscottati, ridurrai in pezzi e li spungherai con aceto bianco e Malaga, li sgocciolerai e li rivolterai in moltissimo olio, con sale e poco pepe, ed un poco di zucchero; inzuppati ancor bene di questa seconda salsa, li sgocciolerai di nuovo, e li porrai in una scodella: prendi cinque buone lattughe, ed altre di scarole, le laverai, e le premerai, e le triturerai finissimo, mescolerai queste erbe, e l'accomoderai in un'altra scodella con aceto bianco, molt'oglio, sale, pepe e zucchero, rivolterai benissimo e le sgocciolerai con pressione, lesserai del pesce (come cefalo, merluzzo, spinola, schettini, grosse alici) lo spinerai, e lo condirai con oglio, aceto e succo di limone, del sale, del pepe, ed una grazia di zucchero; terrai pronte delle alici salse ben lavate, spinate, asciugate e tutte conformate, come ancora delle olive bianche e nere, dei capperini e capperoni, de' cetrioli in aceto tagliati a filettini ed a rotelline; dei peparoli in filettini, ed a scacchetti, degli ovi duri in piccolissimi quartini, delle patelle ben pulite, una carota ben cotta e non spinosa, delle fettoline di limone e di portogallo; fatto questo apparecchio darai principio alla tua graziosa capponata.
Farai nel piatto proprio un suolo de' biscotti, e sopra ci porrai delle erbe, sopra di queste ci porrai un suolo di pesce, e cosi terminerai finche hai biscotti erbe o pesce; accomoderai tutto in forma di una piramide, ed alla sua estremità ci farai figurare una cimetta di scarola bianca "grifa" (riccia); vesterai la caponata tutta con delle dette erbe, da non far vedere ne li biscotti ne il pesce; prendi li filetti d'alici salse, e con questi ci farai delle diverse riquadrature, insomma farai un disegno di tuo genio, nei vuoti di filetti d'alici salse, disporrai tutte le composte anzidette, in uno porrai delle olive nere ben triturate, da sembrare quasi un colorito, e cosi farai per tutti, per cui ho detto capponata miniata; al bordo del piatto porrai le fettoline del limone, e portogallo a vicenda, e cosi la servirai. Sfido a chicchessia, quantunque fosse analfabeta di Gastronomia, che nel solo leggere questo articolo eseguirebbe la Capponata meglio di me.
E per questo piatto pure, va a vederlo al foglio 14 (si intende la pagina 14 del libro del Cavalcanti).

fonte
Ippolito Cavalcanti
(duca di Buonvicino) Cucina teorico-pratica
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