Fichi campani o pugliesi, dolci, maturi ma non sfatti, prosciutto stagionato a dovere.
Parma o San Daniele vanno benissimo, ma troveremmo molto appropriato un jamon Ibérico di qualità o addirittura, se lo trovate, un prosciutto impepato - esternamente - di Faeto, singolare comunità franco-provenzale del Subappennino dauno, dove il prosciutto, rigorosamente nostrano, si chiama ancora cajun, come tra i creoli, e dove si svolge il 1° febbraio di ogni anno la Fête de lu caiùn - Sagra del maiale: http://www.comune.faeto.fg.it; http://www.prolocofaeto.it/default.htm. |